La granita siciliana non si beve, si mangia

Quanto è buona la granita siciliana, ma come si mangia? È arrivato il momento di fare chiarezza e spiegare una volta per tutte cosa distingue la granita siciliane dalle altre e come consumarla nel modo corretto.

• Al bar. Per cominciare bisogna ricordare che la granita non si beve, si mangia. Ordinare una granita può risultare molto complesso perché le variabili sono molte: con panna, senza panna o macchiata al caffè? Nella brioche o gustata in purezza?
• Il ghiaccio. Per essere tale, la vera granita siciliana non deve avere al suo interno cristalli di ghiaccio in modo marcato. La densità varia in base al gusto scelto: caffè, cioccolato, limone, fragola, gelsi, mandorla, sono i gusti riconosciuti dai pasticceri storici di Messina.
• La panna. La panna, che deve essere zuccherata, è la vera protagonista di questo fresco dessert, arricchendone il gusto in modo esponenziale. Ci sono due tecniche per consumare la panna: mescolarla insieme alla granita o mangiare prima l’una e poi l’altra.
• La brioche. La brioche siciliana raggiunge il suo apice se la coppola accompagna la granita, tuttavia ci sono scuole di pensiero diverse sul consumo. La maggioranza dei messinesi preferisce staccare subito la coppola e affondarla nella panna. La minoranza ama lasciarla all’ultimo assaggio di granita. Un consiglio per leccarsi i baffi: gustate la granita quando la brioche è ancora calda.

Come si mangia la granita quindi? Sedetevi e gustate con calma la granita siciliana: va consumata senza fretta e soprattutto non deve essere bevuta. Utilizzate la brioche cercando di finirla insieme ma ricordate che fare il bis di brioche è consentito.